Le Denominazioni d’Oltrepò Pavese conquistano la East Coast del Wine & Food. Un selezionato Tour denominato “Autumn Usa Tour”, coordinato dalla brand ambassador Susannah Gold con il direttore del Consorzio Tutela, Carlo Veronese, è scattato a New York, ha fatto tappa a Philadelphia e poi a Washington, in attesa di concludersi con la partecipazione nelle vesti di special guest all’evento di Miami, con il Gambero Rosso International. Le location selezionate da Susannah Gold, ideali per lo svolgimento di doppi appuntamenti che prevedono masterclass e wine lunch abbinati, hanno fatto capire a grandi lettere come il mondo delle Denominazioni d’Oltrepò Pavese, sei Doc e una Docg, sia una proposta completa, un pairing perfetto dall’antipasto al dolce, potendo contare su tipicità, uve autoctone e blend carismatici a tutto pasto. E poi il Pinot Nero, jolly che sta spopolando nel cuore degli appassionati a stelle e strisce.

Il tour delle Denominazioni d’Oltrepò Pavese in Usa: il Pinot Nero conquista Washington, New York e Philadelphia
Nel tour Wine & Food delle Denominazioni d’Oltrepò Pavese messo in campo dal Consorzio, aperto a giornalisti, blogger, educator, operatori del settore, ma che ha visto anche la partecipazione di alcuni ristoratori e distributori, la grande potenza ed eleganza del Pinot Nero ha colpito l’attenzione dei degustatori americani, concentrati sul vino, sorpresi dalla qualità massima dei prodotti, prima di capirne il potenziale e la valorizzazione nell’abbinamento con il cibo.
Il Pinot Nero d’Oltrepò Pavese ha conquistato palati curiosi, esperti e allenati anche a questa tipologia, proponendosi con carattere e distinzione nelle sue versioni e sfumature: dal Metodo Classico in bianco al Cruasé in rosa, fino alle versioni in rosso, quelle di pronta beva e quelle decisamente che puntano sul tempo.

“Ha un suo stile, un different style”, ha commentato Annette Schiller, founder e director di un’organizzazione di tour del vino, grande esperta del mondo francese, presente all’evento masterclass-lunch di Washington, al Café Milano dove lo chef Domenico Cornacchia ha conquistato tutti con tre portate in abbinamento.
A Philadelphia la tappa ha incontrato l’entusiasmo e la capacità di un padrone di casa come Jeff Michaud, canadese di origine, bergamasco per matrimonio e d’adozione. Il suo locale è un ristorante per grandi eventi che eleva la cucina italiana e la selezione della materia prima: pane e pizza da lievitazioni naturali e lunghissime, pasta fatta in casa, anche il panettone. Nel quartiere “Italy” di Philly, la masterclass-lunch al locale Osteria ha esaltato i degustatori presenti e il vino dell’Oltrepò Pavese si è aperto una strada di primo piano puntando su tre focus: Pinot Nero, Riesling ed infine Sangue di Giuda, abbinamento perfetto per il Panettone di Jeff.

A New York, il locale di grande tendenza e charme di Gianfranco Sorrentino, il famoso The Leopard at des Artist, uno dei locali più in della Grande Melaa, frequentato da star come Spielberg e DeNiro, ha messo in scena un evento indimenticabile.
Nella location esclusiva che fa parte del Gattopardo Group, ad aprire la masterclass tutta la classe del Testarossa di LaVersa, etichetta che ha fatto la storia spumantistica d’Oltrepò, per introdurre un filo conduttore di grande qualità che ha colpito l’attenzione degli esperti.

Anche Terre d’Oltrepò negli States con il Consorzio
A vincere è stato soprattutto il territorio e le sue Denominazioni, una terra del vino che esce dai propri confini grazie e soprattutto per merito di un vitigno internazionale che in Oltrepò Pavese è storico: il Pinot Nero, identità di un terroir che, dal fiume alle colline di una Lombardia di confine, spinge la sua attrattiva fino alla East Coast degli Stati Uniti, mercato dove il più nobile dei vitigni si conferma come varietale in ascesa, come afferma il direttore commerciale di Terre d’Oltrepò, Enzo Vogliolo.
Il gruppo cooperativo è negli Usa con il Consorzio per questo tour che si conclude lunedì 21 novembre, con l’evento Preview of Italian Wine’s 2023 Guide, organizzato dal Gambero Rosso International, avendo intercettato il potenziale e il momento favorevole per il mercato americano: dove i numeri sono in crescita, dove Terre d’Oltrepò già esporta il 20% del fatturato, come attesta una nota della Cantina, e dove i vini del territorio hanno già recuperato terreno dopo i due anni di pandemia, attestandosi su un valore di circa 5,5 milioni di euro complessivi (periodo gennaio-novembre 2021) con un +7% rispetto al 2019. Oggi la principale realtà vinicola cooperativistica in Lombardia, il gruppo nasce dalla fusione, nel 2018, tra la Cantina Sociale Intercomunale di Broni e la Cantina di Casteggio. Nel 2020 ha acquisito insieme a Cavit il marchio La Versa e ora Terre d’Oltrepò conta 600 soci e un fatturato che si avvicina ai 40 milioni di euro.


